Le autorità hanno convalidato quattro arresti al Parlamento, dopo le 48 ore previste dopo il fermo disposto per sei eurodeputati.
La giustizia belga ha convalidato quattro arresti inerente alla presunta corruzione del Parlamento europeo. Vengono confermati gli arresti per la vicepresidente Kaili, il suo compagno Francesco Giorgi, l’ex eurodeputato del Pd Panzeri e per Niccolò Figà-Talamanca. Rilasciati con condizionale Luca Visentini e il padre della Kaili. Perquisita a Bruxelles la casa dell’eurodeputato socialista Marc Tarabella. Doha “respinge categoricamente ogni tentativo di associarlo ad accuse di cattiva condotta”.
Gli arresti
48 ore dopo il loro fermo, la giustizia belga ha convalidato gli arresti della vicepresidente Eva Kaili, del suo compagno Francesco Giorgi, dell’ex eurodeputato del Pd Panzeri e di Niccolò Figà-Talamanca. Rilasciati con la condizionale invece, il padre di Kaili e Luca Visentini, segretario generale della confederazione internazionale dei sindacati. L’accusa è quella di partecipazione a organizzazioni criminali, riciclaggio e corruzione.
Nella giornata di ieri lo scandalo si è allargato con la perquisizione dell’abitazione di un altro eurodeputato socialista, Marc Tarabella. Il Qatar, accusato di aver pagato ingenti somme di denaro agli eurodeputati, ha respinto “qualsiasi tentativo di associarci all’inchiesta”, come ha dichiarato il ministero degli Esteri di Doha.
Caso Kaili
Alla vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, dopo essere stata sospesa dal suo ruolo, è stata sequestrata la sua abitazione in cui sono stati trovati sacchi di banconote. Circa 750mila euro sono stati congelati, di cui 600.000 erano nella valigia portata dal padre di Kaili mentre il resto nell’abitazione dell’eurodeputata greca.
Intanto gli eurodeputati lavorano per far decadere Kaili. Domani alle 8.30 ci dovrebbe essere la Conferenza dei presidenti; proprio la capogruppo Manon Aubry annuncia via Twitter: “Attiveremo l’articolo 21 del regolamento che consente la revoca della sua carica di Vice Presidente”. Al posto dell’eurodeputata greca potrebbe accaparrarsi il suo posto il socialista francese Raphael Glucksmann.
Le reazioni
La presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen è preoccupata sulla fiducia delle persone nelle istituzioni dopo l’accaduto in Parlamento. “Stiamo controllando ogni dettaglio sul registro della trasparenza, abbiamo regole molto chiare per tutti i commissari, stiamo controllando alla luce di quello che è successo al Parlamento europeo. Finché non ci saranno nuove informazioni siamo allo status quo, ma se dovesse emergere qualcosa di nuovo dovremo reagire”.
Anche la presidente Metsola, che definisce la vicenda “vergognosa e intollerabile”, dichiara che se questa venisse confermata potrebbe essere una delle “più drammatiche storie di corruzione di questi anni”.